Il caffè “Manos de Mujeres” nasce nella regione montana del Guatemala, dove, con un clima subtropicale, si trovano le piantagioni di una comunità di donne che hanno creato questo progetto. Il raccolto è fatto a mano e selezionato in modo da avere l’omogeneità perfetta. Queste donne lavorano nel piu assoluto rispetto del loro territorio, favorendo la biodiversità, utilizzando per il processo produttivo l’acqua fresca delle loro montagne ed esclusivamente fertilizzanti organici.
Si tratta di un caffè corposo con intense percezioni di fragole di bosco e dolci pesche sciroppate. L’intenso e prolungato retrogusto si arricchisce con lievi note di cacao e sorprendenti reminiscenze di bacche di ginepro.
La filiera inizia con donne e si conclude con donne.
Nato da una collaborazione con un crudista che fornisce caffè crudo presso la torrefazione di Stefania Gabriele.
Il caffè fornito è di tipo “arabica” del Guatemala, dove ci sono queste 27 donne di una comunità, che hanno deciso di gestirsi e autotutelarsi, mediante anche una certificazione di un organismo del centro America, dove vengono rispettati determinati criteri sia sulla qualità di genere sia sul loro lavoro in mano da non dover dipendere da forze maggiori.
Arabica e Robusta sono i due tipi di chicchi di caffè utilizzati per produrre le miscele normalmente in commercio. Le loro principali differenze sono da cercarsi nel gusto e nel dove vengono coltivati, e la prima importante differenza è genetica: l’arabica ha 44 cromosomi e la robusta 22, la robusta contiene inoltre un livello più alto di caffeina rispetto all’Arabica, perfino del doppio.
L’arabica (che fra parentesi è il 70% del caffè prodotto al mondo) viene maggiormente coltivata nell’America del sud, in quella Centrale e nell’africa dei “reef”, Kenya, Etiopia e est Africa in generale. La robusta invece è mediamente prodotta dall’africa dell’ovest (Camerun, Costa d’avorio etc) e in estremo oriente (Vietnam e Indonesia per primi). Oltre a questo l’arabica cresce al meglio a quote elevate, sopra i mille metri e ha bisogno di molta pioggia, mentre la robusta cresce anche a quote più basse e in condizioni, diciamo, meno ideali in termini di umidità e tipo di terreno; ha inoltre meno problemi di malattie.
Queste donne raccolgono manualmente da sole il loro caffè, quindi una raccolta molto selettiva. Per il trattamento, si parla in questo caso di un’arabica “lavata”.
Mi spiega Stefania Gabriele “nello specifico l’arabica una volta raccolta viene lasciata riposare all’interno di alcune vasche per permettere poi alla buccia (cioè, il chicco) di poter essere spolpato più facilmente , subiscono una fermentazione. L’acqua che utilizzano è l’acqua delle loro sorgenti ed i fertilizzanti per la coltivazione, sono fertilizzanti organici.”
Il caffè risulta piacevole in tazza, sia nell’estrazione come espresso sia nella moka.
Sono felice di potervi farvi conoscere questo progetto e di contribuire con questa ricetta!
Si tratta di un dolce inglese, che ho voluto preparare anche nel Fornetto: Coffee and Walnut Cake
Ingredienti (stampo da 26cm)
- 5 uova
- 60g di noci
- 250g di zucchero di canna
- 250g di burro a pomata
- 225g di farina 00
- 4 cucchiai di caffè in polvere
- 8g di lievito in polvere per dolci
- 4 cucchiai di latte intero
Per la crema:
- mascarpone
- zucchero a velo
- caffe
Preparazione
Mixate lo zucchero insieme alle noci, in modo da tritare il tutto. In planetaria, oppure con le fruste elettrice, sbattete le uova, aggiungete poi il burro a pomata e lo zucchero con le noci tritati. Amalgamate bene il tutto, poi aggiungete gli ingredienti secchi: prima la farina, poi il caffè. Mescolate con il latte ed infine incorporate il lievito.
Versate il composto nel Fornetto e cuocete a fiamma bassa per 1 ora circa.
Potete cuocere la vostra torta anche in forno ( potete poi renderla stratificata e farcendola di crema), in tal caso utilizzerete uno stampo da 26cm e cuocerete in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti.