Nata a Buenos Aires, Argentina. Cresciuta in parte a Lima, Peru.
Moglie e mamma felice della piccola Giorgia.
Amo la cucina, il rito dei pranzi e delle cene preparate con dedizione, il sedersi tutti insieme a tavola e ridere. Amo il buonumore che mettono certi piatti, amo la felicità e la serenità che trasmettono.Amo i ricordi che riescono a scaturire anche le più semplici prelibatezze.
Perché alla fine tutto parte dai sapori e dai profumi che ci ricordano qualcosa di bello, qualcosa di buono. Si può tornare indietro ai piatti della nonna, si può pensare anche ad una semplice pasta al pomodoro della mamma. Penso alla prima cena preparata per lui, che è stata un vero disastro (ma mi è servita come stimolo, naturalmente). Penso alla prima pappa di Giorgia, rigorosamente con brodo vegetale, verdure e carne bio, formaggini vari, olio extravergine d’oliva e chi più ne ha più ne metta. Insomma mezza giornata di preparazione per poi ritrovarmi con una bimba famelica, nonché l’intera cucina rivestita della “bontà” che avevo appena preparato.
Baking addict. Le torte in casa non sono mai mancate, anzi.
Almeno una volta alla settimana mi ritaglio le mie due ore per sfornare qualcosa di buono. Scelgo i prodotti, peso con cura gli ingredienti, mescolo ed amalgamo bene il tutto, doso tempo e pazienza. A volte, di quest’ultima ce ne vuole davvero tanta. Verso sullo stampo e poi arriva quel momento li: me ne sto alcuni minuti a fissare l’impasto in forno. Che poi, i primi minuti non succede proprio niente, nemmeno una bollicina. Il nulla. Non ha proprio senso, lo so. Ma è il mio momento, quello li. In quei minuti valuto le mie aspettative su quello che ho realizzato (con tanto di paranoia in alcuni casi). Immagino qualcosa di grandioso.Ecco, poi non sempre è così. Ma quando c’è, allora occorre solo la giusta luce, la giusta inquadratura, uno scatto ed eccola li.
Un grazie infinito a parenti ed amici che si sono offerti volontariamente come cavie per tutti i miei esperimenti in cucina, facendomi capire con un enorme sorriso in faccia quando la pietanza era davvero buona e con un altrettanto enorme sorriso in faccia quando forse era meglio riprovare.
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